Natalia Danesi Murray

Editrice, dirigente editoriale, annunciatrice radio

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1901-1994

Italia, Francia, Stati Uniti

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persona fisica

Arnoldo Mondadori Editore

Casa editrice

Natalia Danesi lascia Roma, la sua città natale, e si trasferisce a New York a metà degli anni ’20, per raggiungere il fidanzato William Murray. Nel 1927 ottiene la nazionalità statunitense. Nonostante la coppia divorzia nel 1929, Danesi rimane oltreoceano, pur mantenendo fitti contatti con l’Italia, dove risiede la madre che la raggiunge a New York all’affermarsi del fascismo. In seguito allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, Danesi lavora per la NBC diventando “la voce dell’anti-fascismo italo-americano” che aggiorna gli italiani sull’andamento della guerra (Darlinghissima, p. 4). Negli anni ’40 Danesi incontra Janet Flanner, giornalista per The New Yorker, con la quale inizia una relazione destinata a durare tutta la vita. All’alba della Liberazione, Danesi torna in Europa in quanto membro del corpo militare Women Army Corps. Al refettorio installato a Villa Blanc, a Roma, sono spesso invitate personalità quali noti politici e scrittori. Danesi incontra così Bassani, Moravia, Leonor Finti, Carlo Levi, Luigi Barzini, i membri del Comitato di Liberazione Nazionale, tra cui Alcide de Gasperi e Sandro Pertini, e i fondatori della rivista Mercurio, diretta dalla sua “vecchia amica” Alba de Céspedes e prende contatti con la stampa italiana. Con la fine della guerra, Danesi ottiene un nuovo incarico da Rufus Morey, cultural attaché a capo dell’USIS. Al rientro negli Stati Uniti nel 1945, Danesi porta con sé due romanzi, Cronache di poveri amanti di Pratolini e Agostino di Moravia, nella speranza di una loro pubblicazione in traduzione. Contemporaneamente, spera di suscitare l’interesse per una biografia da lei redatta sul casato di Savoia, senza avere però successo.

I contatti di Danesi con Joseph Burstyn, il più grande distributore di film stranieri in America, aprono nuove possibilità nel campo cinematografico per il cinema italiano e sono in parte la ragione del debutto e del successo di uno dei primi film neorealisti italiani, Roma – Città aperta (1945) che fa di Anna Magnani una star internazionale.

Inseguendo il sogno di una carriera giornalistica, Danesi scrive alcuni articoli per Mademoiselle, Harper’s Bazaar e Flair. Non ottiene il successo sperato, quindi decide di recarsi a Milano durante una delle sue visite in Italia per incontrare l’editore Mondadori, per cui ha lavorato in passato. Le viene affidato un importante incarico a New York, come capo del primo ufficio di rappresentanza negli Stati Uniti. Danesi prende servizio nell’estate 1951, consolidando i rapporti degli autori della casa con il loro editore per poi assicurarsene di nuovi. Mondadori le chiede di concentrare i suoi sforzi nel raccogliere informazioni sulle riviste americane di maggior successo e sui loro processi produttivi, così da poterli emulare, ma Danesi non si limita a portare il modello e la cultura statunitense in Italia e dedica grandi risorse ed energie anche a diffondere oltreoceano la cultura italiana. In primo luogo, facilita gli scambi transatlantici, ottenendo i diritti di pubblicazione di autori stranieri per l’Italia e promuovendo autori italiani sul mercato americano, tra cui figurano Alba de Céspedes, Vasco Pratolini, Alfonso Gatto e Vittorio Sereni. Inoltre, mantiene i contatti con gli editori, le biblioteche, le sezioni di italianistica delle scuole e delle università statunitensi, e accentra nell’ufficio newyorkese l’attività di vendita dei diritti di traduzione per gli Stati Uniti. Pian piano l’ufficio newyorkese si trasforma in una sorta di “cultural bureau” (Darlinghissima, p. 192), e Danesi si fa carico di compiti aggiuntivi. Per esempio, si occupa dell’intervista stampa di Magnani per il film Bellissima (1951) di Luchino Visconti, e poi nel 1954 la accompagna durante le riprese di The Rose Tattoo (1955) di Tennessee Williams, lasciando l’ufficio in gestione al figlio, Bill Murray, per tre mesi.

Nel 1964, Danesi accoglie Giorgio, figlio di Arnoldo Mondadori, il direttore di Epoca Nando Sampietro, il collaboratore Gianfranco Cantini e Giuseppe Ungaretti a New York in occasione della Fiera Mondiale, a cui Epoca dedica uno speciale. Con l’occasione, il Presidente Johnson riceve gli ospiti alla Casa Bianca, alla presenza dell’ambasciatore italiano Sergio Fenoaltea.

Nel 1966, mentre Giorgio rileva gradualmente l’impresa del padre, Danesi accetta la proposta di Andrea Rizzoli di diventare vice-presidente per la Rizzoli Corporation. In Rizzoli, Danesi si occupa dell’organizzazione degli eventi dedicati alla cultura italiana organizzati nella galleria retrostante la libreria. Diventa inoltre l’agente di Oriana Fallaci, spesso in visita a New York, accoglie ospiti e artisti e cura le mostre d’arte.

La stessa Danesi commenta in Darlinghissima come dal 1951 fin verso la fine degli anni ’70 il suo lavoro ha contribuito a costruire un ponte culturale tra Italia e Stati Uniti, prima in qualità di capo dell’ufficio mondadoriano, poi come vicepresidente per Rizzoli.

Vettori collegati

Alba de Céspedes

Scrittrice, poetessa

Giuseppe Ungaretti

Poeta, Scrittore, Traduttore

Marguerite Chapin Caetani

Editrice, promotrice culturale, mecenate

Arnoldo Mondadori Editore

Casa editrice

Rizzoli

Casa editrice e produttore cinematografico

Media gallery

Fonti

Antonello, Anna. “Una principessa editrice e un editore distributore per Botteghe Oscure.” The Italianist, vol. 35, n. 1 (febbraio 2015): 139–156.

Archivio Storico AME, fasc. Natalia Danesi Murray. Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori (FAAM), Milano.

Arnoldo Mondadori Editore. Album Mondadori 1907-2007. Milano: Arnoldo Mondadori Editore, 2007.

Flanner, Janet. Darlinghissima: Letters to a Friend. Edited and with Commentary by Natalia Danesi Murray. New York : Random House, 1985.

Harris, Jessica L. Italian Women’s Experiences with American Consumer Culture, 1945-1975. The Italian Mrs. Consumer. New York: Palgrave Macmillan, 2020.

Mulinaro, Ursule et al. ed. Chelsea, n. 8 (ottobre 1960): 1–154. https://jstor.org/stable/community.28034870

Mulinaro, Ursule et al. ed. Chelsea, n. 9 (marzo 1961): 1–110. https://jstor.org/stable/community.28034871

Mulinaro, Ursule et al. ed. Chelsea, n. 10 (settembre 1961): 1–158. https://jstor.org/stable/community.28034872

Murray, William. Janet, My Mother, and Me: A Memoir of Growing Up with Janet Flanner and Natalia Danesi Murray. New York: Simon & Schuster, 2000.

Picano, Felice. Nights at Rizzoli. New York and London: OR Books, 2015.

Scheda redatta da: Marta Zonca