Se questo è un uomo

libro

1947-1972

Italia, Stati Uniti

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libro

La storia delle traduzioni americane di Se questo è un uomo precede, anche se solo in minima parte, quella delle edizioni italiane. Nel 1946, a libro ancora non ultimato, Levi ne inviò infatti dieci capitoli alla cugina Anna Foa, emigrata negli Stati Uniti nel 1940 e allora residente a Cambridge, Massachussets. Foa tradusse in quello stesso anno il celebre Canto di Ulisse, e lo propose alla bostoniana Little, Brown & Company: finito sulla scrivania dello scrittore Joshua L. Liebeman, il dattiloscritto fu rifiutato per un supposto scarso interesse del mercato americano verso lo sterminio nei Lager nazisti.

L'anno seguente fu Cesare Pavese ad addurre ragioni simili per la sua scelta di non pubblicarlo nelle edizioni Einaudi. Dopo l'apparizione tra il marzo e il maggio di alcuni capitoli su rivista (L'amico del popolo, di Vercelli), Se questo è un uomo vedeva in ottobre la luce per la piccola De Silva di Franco Antonicelli. Precedette l'edizione un nuovo tentativo, forse solo abbozzato, di pubblicazione in America: a essere incaricata della traduzione fu in questo caso Laura Capon, che interruppe il lavoro dopo aver volto in inglese due capitoli. 

Ripubblicato nel 1958 tra i «Saggi» di Einaudi grazie all'interessamento di Paolo Boringhieri, che lo aveva proposto fin dal 1952, Se questo è un uomo fu letto tra gli altri da un giovane dottorando di Oxford in visita a Torino, Stuart J. Woolf, poi traduttore di fama e professore di Storia Contemporanea all'Università Ca' Foscari di Venezia. Conosciuto Levi a casa del comune amico Leonardo De Benedetti, Woolf ne intraprese la traduzione affiancato dall'autore stesso, che controllava settimanalmente i risultati del lavoro. A traduzione ultimata, una piccola casa editrice di New York con una sede in Italia, la Orion Press, accettò di pubblicarla: If This Is A Man apparve così sui mercati inglese e americano nel 1959.

Due anni più tardi ne acquisì i diritti Collier Books che, con operazione editoriale geniale quanto spregiudicata, cambiò il titolo in Survival in Awschwitz: The Nazi Assault on Humanity. Destino simile avrà La tregua, uscito in Italia in quello stesso 1961 (Einaudi) e pubblicato nell'America della piena Guerra Fredda col titolo The Reawakening, tolto dall'ultimo capitolo (Little, Brown & Company, 1965). La contrastata fortuna di Levi in America, che sarà dovuta poi soprattutto alla traduzione del Sistema periodico (The Periodic Table, Schocken Books, 1984), è oggi sancita da un unicum editoriale nel mercato statunitense, il cofanetto in tre volumi dei Complete Works (Norton-Liveright, 2015) che ripropone di Se questo è un uomo la traduzione di Woolf, ripristinando il titolo originale.

Vettori collegati

Cesare Pavese

Scrittore, traduttore, critico letterario

Giulio Einaudi editore

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Fonti

Cannon, JoAnn. "Canon-Formation and Reception in Contemporary Italy: The Case of Primo Levi." Italica 69, n. 1 (1992): 30-44.

Healey, Robin. Italian Literature since 1900 in English Translation: An Annotated Bibliography, 1929-2016. Toronto: University of Toronto Press, 2019.

Levi, Primo. The Complete Works. Goldstein, Ann, cur. New York: Norton-Liveright, 2015.

Luconi, Stefano. "«Our Life Was Divided in Many Facets»: Anna Foa Yona, An Anti-Fascist Jewish Refugee in Wartime United States." Transatlantica 14, n. 1 (2014): 1-14 [https://doi.org/10.4000/transatlantica.6952].

Pangallo, Francesca. Passaggi di Stato: traduzione e ricezione dell'opera di Primo Levi negli Stati Uniti. Venezia: Università Ca' Foscari, 2020 [http://hdl.handle.net/10579/17833].

Woolf, Stuart. "Tradurre Primo Levi." Belfagor 64, n. 6 (2009): 699-705.

Woolf, Stuart. "Le traiettorie di Primo Levi." Passato e presente, n. 89 (2013): 17-27.

Scheda redatta da: Gioele Cristofari