Mario Salvadori

Ingegnere

1907-1997

Roma - New York

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Mario Giorgio Salvadori (1907-1997) è tra le figure che, grazie a un’intensa attività professionale, accademica e divulgativa svolta tra Italia e Stati Uniti, contribuirono in maniera decisiva alla diffusione oltreoceano della cultura architettonica e ingegneristica italiana nel secondo dopoguerra.
Laureatosi a Roma in ingegneria civile nel 1930 e in matematica nel 1933, dopo un breve periodo di studi a Londra dove si reca con una borsa post laurea per approfondire la ricerca sull’analisi fotoelastica delle tensioni nelle strutture, inizia a collaborare nel 1934 con l’Istituto Nazionale per le Applicazioni del Calcolo del CNR (INAC) sotto la guida del matematico Mauro Picone, suo relatore di tesi. Ebreo per parte di madre, dopo la promulgazione delle leggi razziali nel 1938 viene sospeso dall’incarico di assistente universitario ed emigra negli Stati Uniti grazie ad una borsa di studio — vinta con il sostegno di Enrico Fermi, suo docente di fisica nucleare e termodinamica — per la realizzazione di una rete televisiva in Italia. Con l’intento di promuovere le attività dell’INAC nell’ambiente tecnico-scientifico nordamericano, giunto a New York costruisce una fitta rete di relazioni che coinvolgono studiosi e accademici delle più prestigiose università, insieme a professionisti e imprenditori. Tiene lezioni e conferenze alla Columbia University dove insegnerà sia presso la scuola di ingegneria che, a partire dal 1959 fino al 1989, presso la scuola di architettura. Affianca all’attività accademia quella professionale collaborando con lo studio di ingegneria Weidingler Associates di New York, Washington, Boston e Palo Alto, entrando in contatto con alcune figure chiave del panorama architettonico del secondo dopoguerra. E’ proprio assieme a Weidlinger che ha l’opportunità di concretizzare le sue sperimentazioni nell’ambito delle strutture in calcestruzzo armato contribuendo come ingegnere strutturista ad opere di risonanza internazionale come il CBS Building a Manhattan ideato da Eero Saarinen (1960-1965) e l’Hopkins Center al Dartmouth College di Hanover, progettato nel 1955 da Wallace K. Harrison. 
A legittimare il ruolo chiave di Salvadori nella circolazione di saperi tra Italia e Stati Uniti è soprattutto una ricca produzione di scritti: saggi, monografie, articoli su riviste specializzate ed infine la trasposizione di testi dall’italiano all’inglese per il pubblico d’oltreoceano. Insieme alla moglie Giuseppina Tagliacozzo tradurrà infatti nel 1956 lo scritto di Pier Luigi Nervi Costruire correttamente (1955), pubblicato con il titolo Structures e nel 1960 Amate l’architettura (1957) di Gio Ponti, nella versione inglese In praise of Architecture con prefazione dello stesso Salvadori, entrambi editi da Dodge Corporation. 
I suoi contributi sulle pagine di Architectural Record pubblicati a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta sono determinanti nel diffondere l’opera di Nervi negli Stati Uniti e accrescerne la fama oltre i confini nazionali, ma non solo. Attraverso i propri scritti Salvadori dà visibilità a protagonisti più o meno noti della scuola di ingegneria strutturale italiana che, proprio in quegli anni, compie grandi progressi grazie anche alle numerose occasioni, fornite dalla ricostruzione, di sperimentazione nell’ambito delle grandi strutture. Egli si fa portavoce di un Italian style dell’ingegneria strutturale destinato a tramontare già negli anni Settanta per le mutate condizioni economiche dell’Italia e la riorganizzazione della professione dovuta in parte anche all’uso nuovo del calcolo elettronico nella modellazione delle strutture.

Vettori collegati

Pier Luigi Nervi

ingegnere e progettista

Eero Saarinen

architetto

Wallace Kirkman Harrison

architetto

Columbia University

Università

In praise of Architecture

libro

F.W. Dodge Corporation

casa editrice

"Structures"

libro

Università degli Studi di Roma "La Sapienza"

Università

Giovanni Battista Repetto

architetto

“Pier Luigi Nervi”

Architectural Forum 121(5)/1964

Architectural Record

rivista

Fonti

Bologna, Alberto. “L’apporto di Mario Salvadori nella carriera statunitense di Pier Luigi Nervi” In La concezione strutturale. Ingegneria e architettura in Italia negli anni cinquanta e sessanta, a cura di Paolo Desideri, Alessandro De Magistris, Carlo Olmo, Marco Pogacnik, Stefano Sorace, 195-216. Umberto Allemandi & C., 2013. 

Bologna, Alberto. Pier Luigi Nervi negli Stati Uniti. 1952-1979. Master Builder of the Modern Age. Firenze University Press, 2013.

William, Kim e Nastasi, Pietro. “Mario Salvadori. Un ambasciatore matematico negli Stati Uniti.” Lettera matematica, n.65 (1 dicembre 2007): 44-55.
 

Scheda redatta da: Ludovica Vacirca