Pietro Germi
Regista
Sophia Loren
attrice
Carlo Ponti
produttore
Federico Fellini
regista
Marcello Mastroianni è stato certamente l'attore italiano più conosciuto e acclamato negli Stati Uniti. Alter-ego attoriale di Federico Fellini (con cui realizza I Vitelloni, La Dolce Vita e 8 e 1/2) e protagonista dei film italiani di maggior successo transatlantico del dopoguerra (I soliti ignoti, Matrimonio all'italiana, Ieri, oggi e domani, La Notte, Una giornata particolare, ecc.), oltreoceano Mastroianni ha incarnato la quintessenza del divismo e della mascolinità italiana: simpatia e sofisticatezza, passione ed eleganza, sentimentalismo e risolutezza, cosmopolitismo e regionalismo, sono i tratti che ne hanno contraddistinto ruoli filmici e personalità mediale.
Gli occhiali da sole neri da cui filtra il suo sguardo sornione e la sigaretta poggiata sulle labbra, gli abiti eleganti ma essenziali, indossati con fiera disivoltura, sono i tratti iconici che ne tratteggiano l'archetipo del moderno di latin lover. Come analizza Jocelyn Reich, infatti, l'etichetta di "latin lover" ha reso Mastroianni un "bene di consumo" per il pubblico statunitense. Eppure Mastroianni ha soprattutto tradito un'immagine non pacificata della mascolinità italiana incarnando l'inettitudine entieroica dell'uomo scosso dai mutamenti sociali, politici e sessuali nell'Italia del boom e, più in generale, la crisi della mascolinità occidentale del dopoguerra. Oltre al ruolo di donnaiolo impotente ne Il Bell'Antonio (Bolognini, 1960) e dell'omosessuale antifascista in Una giornata particolare (Scola, 1977), una singolarità nella filmografia dell'attore è il suo ruolo in The 10th Victim (La decima vittima, Petri, 1965) prodotto da Carlo Ponti, dove Mastroianni sfoggia un'inedita acconciatura bionda all'interno di un setting fantascientifico. Nei panni di un avvenente killer che partecipa a un distopico gioco della morte a gestione statale, Mastroianni si muove all'interno di architetture e oggetti di design ideati in collaborazione con il Gruppo N, offrendo al pubblico statunitense un'ancora oggi inedita versione del seduttore italiano in chiave sci-fi e avant-pop, le cui pulsioni amorose - anticipando la logica dei dating reality show - sono in balia degli algoritmi e dello spettacolo di massa.
Il "bel Marcello" visita per la prima volta l'America nella primavera del 1963 per il tour promozionale di Divorzio all'italiana che gli frutta un articolo a tutta pagina sul Time. A proposito di quella prima visita negli States, Mastroianni ricorderà:
It was like the first time that Marlon Brando had come to Rome; even bigger than that - and I say it with all modesty - because maybe the Americans are more prone than the Italians to glorifying somebody who has reached a certain fame or position in life... Largely thanks to La Dolce Vita, they regarded me as a star, as one of those golden people who lived in a plush Hollywood mansion.
Se Jack Lemmon dichiarerà di non conoscere "nessun attore con più foto sui giornali" come Mastroianni in America, il divo italiano rimarrà deluso e incompatibile allo star system hollywoodiano, tanto da rifiutare, come pure Fellini, future proposte di lavoro in California (fra cui un ruolo da latin lover insieme a Frank Sinatra per un film chiamato "El Toro" che verrà poi recuperato nello spot Martini del 2017 con protagonista George Clooney). Sempre il Time, nell'anno della sua scomparsa, lo ricorda come "a kind of emotional cologne for the modern male. And no one wore the style as elegantly as he: the dark suit, the narrow tie, the eyes of a man who's been up three nights straight doing things that would excite anyone but him".
Con La dolce vita, in cui interpreta il ruolo di un disallineato giornalista di cronaca mondana, Mastroianni conquista il pubblico americano e si impone come il principale divo maschile europeo: "Americans were instantly smitten with Marcello’s sporty little hot rod" - lo ricorda così il Guardian, a proposito delle scene in retropoiezione a bordo dell'iconica Triumph TR3 - "his disaffected scowl, and the seductive artifice of the filmed nighttime splayed across the background".
Ma è con Divorce Italian Style (Divorzio all'italiana, Germi, 1962) che Mastroianni ottiene il riconoscimento della critica anglo-americana ricevendo un BAFTA Award nel 1962, un Golden Globe e una nomination all'Oscar come miglior attore, a cui seguirà un altro premio BAFTA per Ieri, oggi e domani (1963). In quell'anno Dora Jane Hambling sulle pagine di Life riassume così i tratti attoriali del suo stile tipicamente italiano recensendo Marriage Italian Style: "Mastroianni meanwhile slips unobtrusively and cleverly from a youthful roué to a wistful one, and what began as a noisy, hokey clash of wills becomes a wry, touching conflict in which the only victor is humanity which nobody can depict in all its fine fallibility quite so well as the Italians".
Vettori collegati
Federico Fellini
regista
Sophia Loren
attrice
Carlo Ponti
produttore
La dolce vita
film
8 e 1/2
film
Academy Awards
premio cinematografico
"How Big is La Dolce Vita in America?"
Boxoffice, 10/07/1961
Cinema italiano del dopoguerra
Joseph E. Levine
Distributor/Producer
Franco Cristaldi
Produttore
Claudia Cardinale
Attrice
Divorzio all'Italiana
film
Pietro Germi
Regista
Ieri, oggi, domani
Film
Vittorio De Sica
Regista/Attore
Lux Film
Società di produzione e distribuzione cinematografica
I soliti ignoti
Film
Michelangelo Antonioni
Regista
Mario Monicelli
Regista
Giulio Coltellacci
Costumista/Scenografo
Playboy
rivista
La decima vittima
Film
Fonti
Dora Jane Hambling, "High Hokum - Italian Style", Life, 29/02/1965, p. 10.
Donald Dewey, "In America", in Id., Marcello Mastroianni: His Life and Art, Birch Lane Press, New York, 1993, pp. 133-141.
Reich J. (2015), Divi. La mascolinità nel cinema italiano, Roma : Donzelli editore.