Sophia Loren

actress

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20/09/1934

Rome (Italy)

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Carlo Ponti

producer

Federico Fellini

director

Dopo una prima apparizione come figurante in Quo vadis? (Le Roy, 1951) e i primi ruoli da protagonista come modello di "popolana italiana" nelle commedie di Marvin Shevelson, a soli 25 anni Loren conquista l'Academy e i BAFTA Awards come miglior attrice per La Ciociara (De Sica, 1960) diventando, come sostiene Pauline Small, il primo caso di "diva transnazionale" contesa fra Hollywood e Cinecittà. Esempio di maggiorata italiana nei film degli anni Cinquanta, in America l'immagine divistica di Sophia Loren saprà interpretare ed esportare diverse sfumature e contraddizioni della moderna femminilità italiana del dopoguerra: madre di famiglia e femme fatale, popolana di provincia e sofisticata cosmopolita.     

Nel dopoguerra verrà scelta come attrice protagonista da numerosi registi statunitensi come Anthony Mann (El Cid, 1961), Sidney Lumet, Charlie Chaplin, Martin Ritt, George Cukor, Henry Hathaway, Marvin Shavelson, collaborando con i principali registi del cinema italiano del dopoguerra come Dino Risi, Mario Monicelli, Ettore Scola e Vittorio De Sica. Oltre a rappresentare la coppia del divismo italiano insieme a Marcello Mastroianni, nel dopoguerra Loren ha duettato con le più grandi stelle del cinema americano: Clark Gable (It Started in Naples, Shavelson, 1954), Cary Grant (Houseboat, Shevelson, 1958), Gregory Peck (Arabesque, Mann, 1966), Marlon Brando (La contessa di Hong Kong, Chaplin, 1967) e John Wayne (Timbuctù, Hathaway, 1967). 

Assieme al coniuge Carlo Ponti divenne una delle coppie italiane più influenti dello star system americano e internazionale. Oltre al cinema, ad affermare la presenza di Loren nella cultura media americana sono certamente le riviste di costume. Se Loren si guadagna la prima copertina americana sul Time in occasione dell'Oscar per Two Women (La Ciociara)  nel 1962, la rivista Life dedicherà alla diva italiana ben cinque copertine. La prima nel novembre 1960, poi nell'agosto 1961 in concomitanza con la distribuzione di Two Women, a cui segue la cover dell'aprile 1964 in occasione del grande servizio dedicato al lifestyle della coppia Loren/Ponti immortalati nella loro nuova villa romana. Nel 1966 Sophia è ancora presente sia nell'edizione di aprile (insieme all'ottantenne Charlie Chaplin per le riprese de La contessa di Hong Kong), sia in quella di settembre dove sfoggia una fiera posa in lingerie semitrasparente che è parte del servizio fotografico "The face of our time" curato da Alfred Einsenstaed. Nel 1963 Life ne parlerà come una giovane diva capace di vivere in Italia e "lets the film world come to her". 

Icona di bellezza made in italy, Loren è protagonista anche di tre copertine di Vogue US, che dedica alla diva italiana e al suo rapporto con De Sica numerosi servizi illustrati definendola "“A great beauty, a fiery actress, a sort of natural marvel like Halley’s Comet—and like it, trailing sparks…". In particolare, nella cover art del numero di Vogue di maggio 1961, i tratti caratteristici del volto di Sophia vengono scomposti in un collage in stile pop-art, nel tentativo di individuarne i tratti distintivi di quella che viene descritta come la "donna più bella del mondo". Ad introdurre il ricco dossier fotografico dedicato alla diva all'interno del numero, la rivista annuncia: “The force behind the smouldery amber eyes: Italy’s Sophia Loren, one of the greatest beauties. What goes into her kind of beauty: dark eyes that have a mocking tilt, changing yellow-green depths; brows with a quizzical, unexpected slant (the peaks, high and outside); and a deep, sweeping curve of mouth.” 


Nel 1965 è inoltre inclusa nel documentario americano The Love Goddesses (Turrell) come figura della storia dell'erotismo occidentale.

Loren ha poi firmato diversi libri di bellezza, cucina e moda, fra cui il bestseller americano In the Kitchen With Love (Doubleday, 1973), originalmente pubblicato in italiano nel 1971 col titolo In cucina con amore, che apre la strada al genere dei "celebrity cookbook", rinforzando il connubio fra il mondo del cinema e quello enogastronomico nell'esportazione negli Stati Uniti del moderno stile di vita italiano. Per questa sua onnipresenza mediale, negli Stati Uniti Sophia Loren è ancora oggi emblema di glamour, sofisticatezza e modernità made in italy.  

Fra le interpretazioni di maggior ricezione americana si segnala It Started in Naples (La Baia di Napoli, Shavelson, 1960), dove veste i panni di Lucia Curcio, una ragazza madre di Capri che alterna la vita in casa col mestiere di showgirl in un club per avventori stranieri. Nel film Clark Gable, nei panni di un facoltoso corteggiatore americano. Sulle note di Tu vuò fa' l'Americano di Renato Carosone, Sophia Loren sarà la protagonista di una delle scene di danza più iconiche della storia del cinema per il connubio fra sensualità e commedia, fascino e semplicità.  

Related Vectors

Cinecittà Studios

Federico Fellini

director

Marcello Mastroianni

actor

Carlo Ponti

producer

Venice Film Festival

film festival

Academy Awards

premio cinematografico

In the Kitchen with Love

cooking book

Renato Carosone

Italian singer and musician

It Started in Naples

film

Joseph E. Levine

Distributore/Produttore

Yesterday, Today and Tomorrow

Film

Two Women

Film

Vittorio De Sica

Director/Actor

“Tu vuò fa l’americano”

famous Napolitan popular song

Mario Monicelli

Director

Lady Liberty

Film

Sources

Pauline Small, Sophia Loren. Moulding the star, Intellect, Bristol-Chicago, 2009.

Greene, Milton, "Some Very Winning Europeans", Life, 10/12/1963, p. 142.

AA.VV., "Sophia Loren. Photographic Dossier on the woman considered by many the most beautiful woman in the world", Vogue US, Maggio 1961, pp. 122, copertina.

Gundle, Stephen (1995), "Sophia Loren: Italian Icon", Historical Journal of Film, Radio and Television, Vol. 15, no. 3, pp. 367–85.

Author Giuseppe Gatti